Monday, July 08, 2024

Le 15 Migliori Riviste Infermieristiche

1. Journal of Advanced Nursing (JAN) (https://onlinelibrary.wiley.com/journal/13652648)

La rivista *Journal of Advanced Nursing* è una delle pubblicazioni più rispettate nel campo infermieristico, nota per la sua ricerca rigorosa e per gli articoli che coprono una vasta gamma di argomenti, dalla pratica clinica alla teoria infermieristica e alla gestione sanitaria.


2. Nursing Research (https://journals.lww.com/nursingresearchonline/pages/default.aspx)

*Nursing Research* è una rivista leader che pubblica studi originali e rassegne sistematiche. È apprezzata per il suo rigore metodologico e per l'attenzione alla ricerca basata sull'evidenza.


3. International Journal of Nursing Studies (IJNS) (https://www.journalofnursingstudies.com/)

Questa rivista si concentra sulla ricerca infermieristica globale e include articoli su politiche sanitarie, pratica clinica e formazione infermieristica. È nota per la qualità delle sue pubblicazioni e per l'impatto internazionale.


 4. Journal of Clinical Nursing (https://onlinelibrary.wiley.com/journal/13652702)

*Journal of Clinical Nursing* pubblica articoli di ricerca, recensioni e articoli di pratica clinica, con un focus particolare su come la ricerca può essere applicata alla pratica infermieristica quotidiana.


5. Nurse Education Today (https://www.nurseeducationtoday.com/)

*Nurse Education Today* è dedicata alla formazione infermieristica e allo sviluppo professionale, fornendo articoli sulla pedagogia, le innovazioni educative e le metodologie di insegnamento.


6. BMC Nursing (https://bmcnurs.biomedcentral.com/)

Una rivista open access che pubblica articoli di ricerca originale e recensioni in tutte le aree dell'assistenza infermieristica, garantendo un accesso libero e gratuito alla conoscenza scientifica.


7. Journal of Nursing Scholarship (https://sigmapubs.onlinelibrary.wiley.com/journal/15475069)

Questa rivista è pubblicata dalla Sigma Theta Tau International e si distingue per la sua attenzione alla ricerca innovativa che contribuisce alla conoscenza globale nel campo dell'infermieristica.


8. Nursing Outlook (https://www.nursingoutlook.org/)

*Nursing Outlook* pubblica articoli su politiche sanitarie, leadership e gestione infermieristica, con un focus su come migliorare l'assistenza sanitaria a livello sistemico.


9. Journal of Pediatric Nursing (https://www.jpediatrnurs.org/)

Specializzata nell'assistenza infermieristica pediatrica, questa rivista offre articoli su vari aspetti della cura dei bambini, dalle tecniche cliniche alle questioni psicologiche e sociali.


10. Nursing Ethics (https://journals.sagepub.com/home/nej)

*Nursing Ethics* esplora le questioni etiche e morali che gli infermieri affrontano nella pratica quotidiana, offrendo approfondimenti e ricerche su dilemmi etici, legislazione sanitaria e pratica professionale.


11. Western Journal of Nursing Research (https://journals.sagepub.com/home/wjn)

Questa rivista pubblica ricerche originali e recensioni sistematiche, con un focus particolare sulle metodologie di ricerca e sulle applicazioni pratiche delle scoperte infermieristiche.


12. Journal of Cardiovascular Nursing (https://journals.lww.com/jcnjournal/pages/default.aspx)

Dedicata alla cura infermieristica dei pazienti con patologie cardiovascolari, questa rivista pubblica articoli su prevenzione, trattamento e riabilitazione delle malattie cardiovascolari.


13. Journal of Nursing Management (https://onlinelibrary.wiley.com/journal/13652834)

*Journal of Nursing Management* si concentra sulla gestione infermieristica, offrendo articoli su leadership, amministrazione sanitaria, gestione delle risorse e miglioramento della qualità.


14. Journal of Wound, Ostomy and Continence Nursing (JWOCN)(https://journals.lww.com/jwocnonline/pages/default.aspx)

Specializzata in cura delle ferite, stomie e continenza, questa rivista è una risorsa preziosa per infermieri che lavorano in queste aree specialistiche.


15. Oncology Nursing Forum (ONF) (https://onf.ons.org/)

*Oncology Nursing Forum* è una rivista leader nell'assistenza infermieristica oncologica, che pubblica articoli su trattamento, cura palliativa, supporto psicologico e ricerca sul cancro.


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Queste riviste rappresentano il meglio nel campo dell'infermieristica, offrendo una vasta gamma di ricerche e articoli che coprono tutti gli aspetti della pratica infermieristica, dalla clinica alla gestione, dall'educazione alla ricerca. Abbonarsi e leggere regolarmente queste pubblicazioni può aiutare gli infermieri a rimanere aggiornati sulle ultime evidenze e sviluppi nella loro professione.

L'Importanza dello Studio Personale per l'Aggiornamento Professionale degli Infermieri

Introduzione


La formazione continua e l'aggiornamento professionale degli infermieri sono essenziali per mantenere alti standard di cura e migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria. Tradizionalmente, questi obiettivi sono stati raggiunti attraverso corsi strutturati e accreditati. Tuttavia, lo studio personale, spesso trascurato, gioca un ruolo altrettanto cruciale. Questo articolo esplora l'importanza dello studio autonomo per gli infermieri, sottolineando le evidenze scientifiche e il valore attuale di tale approccio.


 L'Aggiornamento Professionale Tradizionale


L'aggiornamento professionale attraverso corsi strutturati e accreditati offre numerosi vantaggi:

- Struttura e Direzione: I corsi offrono un percorso di apprendimento ben definito e guidato.

- Accreditamento e Riconoscimento: La partecipazione a corsi accreditati fornisce crediti formativi riconosciuti a livello professionale.

- Interazione e Networking: I corsi permettono agli infermieri di interagire con colleghi e formatori, favorendo lo scambio di conoscenze e esperienze.


Nonostante questi benefici, la formazione formale ha dei limiti, tra cui la mancanza di flessibilità e la possibilità di non coprire tutte le aree di interesse personale di un infermiere.


L'Importanza dello Studio Personale


Lo studio personale, che comprende la lettura di articoli scientifici, libri professionali e altre risorse educative, è un componente fondamentale dell'auto-aggiornamento. Ecco alcuni motivi per cui lo studio autonomo è cruciale:


1. Flessibilità e Autonomia

   - Gli infermieri possono scegliere quando e cosa studiare, adattando l'apprendimento ai propri ritmi e interessi specifici.


2. Approfondimento e Specializzazione

   - Lo studio personale consente agli infermieri di approfondire argomenti specifici di interesse, che potrebbero non essere coperti nei corsi strutturati.


3. Continuo Miglioramento

   - L'apprendimento autonomo incoraggia un atteggiamento di miglioramento continuo, mantenendo gli infermieri aggiornati sulle ultime evidenze e pratiche.


 

Evidenze Scientifiche


La letteratura scientifica supporta l'importanza dello studio personale nel campo sanitario. Alcuni studi hanno dimostrato che gli operatori sanitari che dedicano tempo all'auto-apprendimento mostrano competenze e conoscenze migliorate:


- Effetto dell'Auto-Aggiornamento: Uno studio pubblicato su *Nurse Education Today* ha rilevato che gli infermieri che praticano l'auto-apprendimento sono più propensi a integrare nuove evidenze nelle loro pratiche cliniche ([Orsolini-Hain et al., 2016](https://doi.org/10.1016/j.nedt.2015.12.002)).

- **Miglioramento della Qualità delle Cure**: Un altro studio su *Journal of Continuing Education in Nursing* ha evidenziato che l'auto-apprendimento contribuisce a migliorare la qualità delle cure infermieristiche e la soddisfazione del paziente ([Kuokkanen et al., 2013](https://doi.org/10.3928/00220124-20131101-88)).


Valore Attuale dello Studio Personale


Oggi, lo studio personale è riconosciuto come una componente vitale per l'aggiornamento professionale, sebbene non sempre riceva lo stesso livello di riconoscimento formale dei corsi accreditati. Le seguenti strategie possono aiutare a valorizzare lo studio autonomo:


1. Riconoscimento Formale

   - Creazione di sistemi che riconoscano e accreditino lo studio personale, magari attraverso la presentazione di report di lettura o la partecipazione a discussioni su piattaforme digitali.


2. Integrazione con la Formazione Formale

   - Combinare lo studio personale con corsi strutturati, incoraggiando gli infermieri a condividere le conoscenze acquisite autonomamente durante i corsi formali.


3. Accesso a Risorse Educative

   - Fornire accesso a biblioteche digitali, abbonamenti a riviste scientifiche e piattaforme di apprendimento online per facilitare lo studio autonomo.


Conclusione


Lo studio personale è un elemento fondamentale dell'aggiornamento professionale degli infermieri, che offre flessibilità, possibilità di specializzazione e promuove un atteggiamento di miglioramento continuo. Sebbene spesso trascurato rispetto ai corsi strutturati, lo studio autonomo ha dimostrato di migliorare significativamente le competenze degli infermieri e la qualità delle cure fornite. È essenziale che le istituzioni sanitarie riconoscano e valorizzino l'auto-apprendimento, integrandolo con la formazione formale e fornendo le risorse necessarie per supportare questo importante aspetto dello sviluppo professionale.


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Per ulteriori letture, si consiglia di consultare le seguenti risorse:


- [Nurse Education Today: The Impact of Self-Directed Learning](https://doi.org/10.1016/j.nedt.2015.12.002)

- [Journal of Continuing Education in Nursing: Enhancing Nursing Practice through Self-Directed Learning](https://doi.org/10.3928/00220124-20131101-88)

- [American Nurses Association: Professional Development Resources](https://www.nursingworld.org/continuing-education/)

Gestione delle Urgenze nei Sistemi Sanitari a Risorse Scarse: Le Unità di Emergenza-Dedicate e altre Soluzioni

Introduzione


Nei sistemi sanitari con risorse limitate, gli organici infermieristici ridotti rappresentano una sfida significativa. Quando si verificano urgenze o emergenze improvvise, gli infermieri possono trovarsi in difficoltà nel gestire le criticità senza trascurare le cure di routine per gli altri pazienti. Un'interessante soluzione sperimentata in alcuni ospedali statunitensi è l'implementazione di unità di emergenza-urgenza dedicate. Questo articolo esplora l'efficacia di queste squadre specializzate e discute altre possibili soluzioni per affrontare la gestione delle criticità con risorse limitate.


Unità di Emergenza-Dedicate


Le unità di emergenza-urgenza dedicate sono team specializzati pronti a intervenire rapidamente in caso di emergenze all'interno dell'ospedale. Queste squadre possono essere attivate non solo dagli infermieri, ma anche dai pazienti stessi o dai loro familiari, garantendo un supporto tempestivo e specializzato.


Evidenze e Risultati:

- Efficacia: Diversi studi hanno dimostrato che l'implementazione di queste unità migliora significativamente gli esiti clinici. Un'analisi pubblicata sul Journal of Hospital Medicine ha riportato una riduzione del tasso di mortalità ospedaliera e degli eventi avversi non fatali grazie all'intervento tempestivo delle unità di emergenza-urgenza ([Morrison et al., 2016](https://doi.org/10.1002/jhm.2584)).

- Soddisfazione del Personale e dei Pazienti: L'integrazione di queste squadre ha aumentato la soddisfazione sia degli infermieri, che si sentono supportati nelle situazioni critiche, sia dei pazienti e dei loro familiari, che percepiscono una maggiore sicurezza e attenzione alle loro necessità.


Altre Soluzioni per la Gestione delle Criticità


Oltre alle unità di emergenza-urgenza dedicate, esistono altre strategie che possono essere adottate per migliorare la gestione delle criticità negli ospedali con risorse limitate:


1. Pianificazione Flessibile del Personale

   - Descrizione: Creazione di un sistema di turnazione flessibile che permetta di aumentare il personale in base alle esigenze del momento.

   - Vantaggi: Maggiore adattabilità alle emergenze, riduzione del carico di lavoro durante i picchi di attività.


2. Formazione Continua e Simulazioni

   - Descrizione: Implementazione di programmi di formazione continua e simulazioni di emergenze per migliorare la prontezza del personale infermieristico.

   - Vantaggi: Migliore preparazione e competenza nella gestione delle situazioni critiche.


3. Tecnologie di Supporto

   - Descrizione: Utilizzo di tecnologie avanzate, come i sistemi di monitoraggio remoto e le applicazioni di triage digitale, per ottimizzare la gestione delle emergenze.

   - Vantaggi: Migliore monitoraggio dei pazienti, identificazione precoce delle criticità.


4. Collaborazione Interdisciplinare

   - Descrizione: Promozione di una maggiore collaborazione tra infermieri, medici e altri professionisti sanitari per affrontare le emergenze in modo più coordinato.

   - Vantaggi: Migliore gestione delle risorse, interventi più rapidi ed efficaci.


5. Supporto Psicologico per il Personale

   - Descrizione: Fornitura di supporto psicologico per il personale infermieristico per prevenire il burnout e mantenere alta la qualità delle cure.

   - Vantaggi: Miglior benessere del personale, riduzione degli errori dovuti allo stress.


 Innovazioni Recenti


Recentemente, l'adozione di nuove tecnologie e approcci innovativi ha ulteriormente migliorato la gestione delle criticità negli ospedali:


- Intelligenza Artificiale: L'uso di algoritmi di IA per prevedere le emergenze e ottimizzare l'allocazione delle risorse.

- Telemedicina: La telemedicina consente una gestione più efficiente delle emergenze attraverso il monitoraggio remoto e la consulenza a distanza.

- Piattaforme di Coordinamento: Le piattaforme digitali di coordinamento aiutano a gestire il personale in modo più efficiente, garantendo che le risorse siano allocate dove più necessarie.


Conclusione


L'organizzazione di unità di emergenza-urgenza dedicate rappresenta una soluzione efficace per migliorare la gestione delle criticità in ospedali con risorse limitate. Tuttavia, altre strategie come la pianificazione flessibile del personale, la formazione continua, l'uso di tecnologie avanzate, la collaborazione interdisciplinare e il supporto psicologico sono altrettanto cruciali. Le innovazioni tecnologiche, come l'intelligenza artificiale e la telemedicina, offrono ulteriori opportunità per ottimizzare la gestione delle emergenze e garantire cure di alta qualità.


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Per ulteriori letture, si consiglia di consultare le seguenti risorse:


- [Journal of Hospital Medicine: Rapid Response Teams](https://doi.org/10.1002/jhm.2584)

- [American Nurses Association: Emergency Nursing Resources](https://www.nursingworld.org/practice-policy/work-environment/health-safety/disaster-preparedness/)

- [Telemedicine and e-Health: Innovations in Emergency Care](https://doi.org/10.1089/tmj.2019.0192)

Organizzazione del Lavoro Infermieristico: Modelli, Efficienza ed Efficacia

Introduzione


L'organizzazione del lavoro infermieristico è fondamentale per garantire cure di alta qualità, aumentare la soddisfazione dei pazienti e migliorare l'efficienza operativa. Esistono diversi modelli organizzativi utilizzati nel contesto infermieristico, ciascuno con i propri vantaggi e sfide. Questo articolo esplora i principali modelli organizzativi, discute le evidenze scientifiche che supportano l'efficacia di alcuni metodi rispetto ad altri e presenta le ultime novità e innovazioni nel campo.


Principali Modelli Organizzativi


1. Per Compiti

   - Descrizione: Gli infermieri sono assegnati a compiti specifici (es. somministrazione di farmaci, cambio delle medicazioni) piuttosto che a pazienti specifici.

   - Vantaggi: Efficienza operativa, specializzazione dei compiti.

   - Svantaggi: Mancanza di continuità e personalizzazione delle cure, possibile deumanizzazione del paziente.


2. Per Obiettivi

   - Descrizione: L'organizzazione è orientata al raggiungimento di specifici obiettivi di salute per i pazienti.

   - Vantaggi: Focus sui risultati e miglioramento continuo.

   - Svantaggi: Può essere difficile da implementare e monitorare costantemente.


3. Modello Teorico del Nursing

   - Descrizione: Basato su modelli teorici specifici (es. modello di Orem, Roy, Watson), che guidano la pratica infermieristica.

   - Vantaggi: Approccio strutturato, basato su evidenze teoriche.

   - Svantaggi: Può essere complesso e richiedere formazione approfondita.


4. Per Piccole Equipe

   - Descrizione: Gli infermieri lavorano in piccole squadre, ciascuna responsabile di un gruppo di pazienti.

   - Vantaggi: Miglior comunicazione e collaborazione, continuità delle cure.

   - Svantaggi: Richiede coordinazione efficace e può essere influenzato dalle dinamiche di gruppo.


5. Responsabilità Individuale di ogni singolo Paziente

   - Descrizione: Un singolo infermiere è responsabile di tutti gli aspetti della cura di un paziente.

   - Vantaggi: Continuità e personalizzazione delle cure, maggiore soddisfazione del paziente.

   - Svantaggi: Può essere stressante per l'infermiere e meno efficiente in situazioni di alta complessità.


6. Olistico

   - Descrizione: Approccio che considera il paziente nella sua interezza, includendo aspetti fisici, emotivi, sociali e spirituali.

   - Vantaggi: Cure complete e personalizzate, miglior benessere del paziente.

   - Svantaggi: Può richiedere più tempo e risorse.


7. Basato sulla Relazione

   - Descrizione: Focus sulla costruzione di relazioni di fiducia tra infermiere e paziente.

   - Vantaggi: Miglior comunicazione, pazienti più coinvolti nel proprio percorso di cura.

   - Svantaggi: Richiede abilità interpersonali elevate e tempo per costruire relazioni significative.


Evidenze Scientifiche


La letteratura scientifica suggerisce che non esiste un modello unico che sia superiore in ogni contesto. Tuttavia, alcuni studi indicano che i modelli basati sulla relazione e olistici possono portare a migliori esiti di salute e maggiore soddisfazione del paziente rispetto ai modelli per compiti. Ad esempio:


- Relazionale e Olistico: Uno studio pubblicato su "Journal of Nursing Scholarship" ha mostrato che i pazienti curati secondo un approccio relazionale riportano livelli più elevati di soddisfazione e aderenza al trattamento ([McCormack et al., 2012](https://doi.org/10.1111/j.1547-5069.2012.01458.x)).

- Piccole Equipe: La ricerca pubblicata su "International Journal of Nursing Studies" ha evidenziato che il lavoro in piccole equipe può ridurre gli errori medici e migliorare la continuità delle cure ([Kalisch et al., 2011](https://doi.org/10.1016/j.ijnurstu.2011.04.011)).


Innovazioni Recenti


Le ultime novità nel campo dell'organizzazione del lavoro infermieristico includono:


- Tecnologie Digitali: L'uso di piattaforme di gestione digitale delle cure che facilitano la comunicazione e il coordinamento tra i membri del team.

- Intelligenza Artificiale: Sistemi basati sull'IA per supportare la diagnosi e la pianificazione delle cure, migliorando l'efficienza e riducendo il carico di lavoro.

- Telemedicina: L'integrazione della telemedicina per monitorare e gestire i pazienti a distanza, riducendo la necessità di visite in presenza e ottimizzando le risorse.


Conclusione


L'organizzazione del lavoro infermieristico è cruciale per l'efficienza e l'efficacia delle cure. Sebbene esistano vari modelli organizzativi, la scelta del modello più adatto dipende dal contesto specifico e dalle esigenze dei pazienti. Le evidenze scientifiche e le innovazioni recenti suggeriscono che un approccio integrato, che combina elementi di modelli relazionali, olistici e basati su piccole equipe, può portare a migliori esiti di salute e maggiore soddisfazione sia per i pazienti che per gli infermieri.


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Per ulteriori letture, si consiglia di consultare le seguenti risorse:


- [Journal of Nursing Scholarship: Relational Nursing](https://doi.org/10.1111/j.1547-5069.2012.01458.x)

- [International Journal of Nursing Studies: Team Nursing](https://doi.org/10.1016/j.ijnurstu.2011.04.011)

- [American Nurses Association: Nursing Care Models](https://www.nursingworld.org/practice-policy/work-environment/nursing-care-delivery-models/)

Esiti Sensibili alle Cure Infermieristiche: Definizione, Stato dell'Arte e Strategie di Valorizzazione

 Definizione


Gli "esiti sensibili alle cure infermieristiche" (nursing sensitive outcomes) sono risultati clinici direttamente influenzati dalla qualità delle cure infermieristiche fornite ai pazienti. Questi esiti sono indicatori cruciali per valutare l'efficacia delle pratiche infermieristiche e possono includere vari aspetti, come il livello di comfort del paziente, la riduzione delle complicanze, la prevenzione delle infezioni, e la soddisfazione del paziente.


Stato dell'Arte


La ricerca sugli esiti sensibili alle cure infermieristiche ha evidenziato che un'adeguata assistenza infermieristica può significativamente migliorare la qualità della vita dei pazienti e ridurre i costi sanitari. Studi recenti mostrano che l'integrazione di infermieri specializzati e ben addestrati nelle strutture sanitarie contribuisce a migliori esiti clinici, tra cui:


- Riduzione delle infezioni nosocomiali: L'implementazione di pratiche igieniche rigorose e la formazione continua del personale infermieristico hanno portato a una diminuzione delle infezioni acquisite in ospedale.

- Miglioramento della gestione del dolore: Le tecniche avanzate di gestione del dolore e l'attenzione personalizzata al paziente hanno aumentato il comfort e ridotto la sofferenza dei pazienti.

- Prevenzione delle piaghe da decubito: La mobilizzazione regolare dei pazienti e l'uso di attrezzature adeguate hanno ridotto l'incidenza delle ulcere da pressione.


Strategie per Valorizzare il Lavoro Infermieristico


Per migliorare ulteriormente gli esiti sensibili alle cure infermieristiche, è essenziale adottare una serie di provvedimenti volti a valorizzare il lavoro degli infermieri e ottimizzare le loro performance. Ecco alcune strategie chiave:


1. Formazione Continua: Investire nella formazione continua e nell'aggiornamento professionale degli infermieri per assicurare che siano sempre al passo con le ultime tecniche e conoscenze mediche.

   

2. Supporto Psicologico e Burnout: Fornire supporto psicologico e programmi di prevenzione del burnout per garantire che gli infermieri siano mentalmente e fisicamente capaci di fornire cure di alta qualità.


3. Ambiente di Lavoro Collaborativo: Promuovere un ambiente di lavoro collaborativo dove infermieri, medici e altri operatori sanitari lavorano in sinergia per raggiungere i migliori esiti possibili per i pazienti.


4. Tecnologia e Innovazione: Integrare tecnologie avanzate, come sistemi di monitoraggio digitale e documentazione elettronica, per migliorare l'efficienza e la precisione delle cure infermieristiche.


5. Riconoscimento e Incentivi: Implementare sistemi di riconoscimento e incentivi per premiare il lavoro eccellente degli infermieri, motivandoli a mantenere elevati standard di cura.


Conclusione


Gli esiti sensibili alle cure infermieristiche rappresentano un indicatore fondamentale della qualità dell'assistenza sanitaria. Valorizzare il lavoro infermieristico attraverso formazione continua, supporto adeguato, collaborazione interdisciplinare, innovazione tecnologica e riconoscimento del merito può portare a significativi miglioramenti negli esiti clinici e nella soddisfazione dei pazienti. Investire nelle cure infermieristiche non solo eleva il ruolo degli infermieri ma assicura anche una migliore qualità della vita per i pazienti.


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Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare i seguenti articoli e risorse:


- [Nursing-sensitive outcomes: state of the science](https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3244307/)

- [American Nurses Association: Nursing Sensitive Indicators](https://www.nursingworld.org/practice-policy/nurse-staffing/nursing-sensitive-indicators/)

- [Strategies to Improve Nursing Outcomes](https://journals.lww.com/jncqjournal/Abstract/2017/04000/Improving_Nursing_Care_by_Implementing_an_Evidence.3.aspx)

Tuesday, August 27, 2019

Gli inibitori di pompa protonica sono farmaci sicuri?

Gli inibitori di pompa protonica (quelli per intenderci il cui principio attivo termina in genere con il suffisso -prazolo) sono tra i farmaci più usati, in ospedale e al domicilio. Vengono, come consumo, subito dopo i farmaci impiegati per combattere la pressione alta e gli altri problemi a carico dell'apparato cardiocircolatorio. Oggi questi farmaci, utilizzati principalmente per tamponare l'eccessiva acidità gastrica, sono finiti sul banco degli imputati, accusati di favorire l'instaurarsi di alcune temibili patologie, tra le quali la morte prematura, l'ictus, il diabete e la demenza. Uno studio piuttosto ampio ha tuttavia ridimensionato questi timori. Neutralizzando l'acidità gastrica gli IPP possono, al limite, favorire l'instaurarsi di infezioni del tratto gastro-intestinale. Ne dà notizia il Corriere della Sera/Salute nell'articolo a firma di Elena Meli ("Quanto sono sicuri i farmaci gastroprotettori? Ecco come usarli", 26 agosto 2019). Impiegati principalmente per contrastare il reflusso gastroesofageo, disturbo molto diffuso tra la popolazione, gli specialisti consigliano in molti casi la sospensione almeno temporanea dell'assunzione degli inibitori di pompa protonica, con riduzione graduale sotto controllo medico. Inoltre i gastroenterologi sottolineano come tali farmaci vengano assunti spesso senza una reale necessità.

Thursday, August 22, 2019

Il caffè fa bene o male?

"Posso prendere un caffè o mi farà male?" E' una domanda che spesso l'infermiere si sente rivolgere da pazienti reduci da un ictus oppure affetti da ipertensione. Alla domanda risponde un articolo del Corriere Salute di giovedì 22 agosto, "Il caffè fa bene o fa male?" di Carolina Ricci. Il responso è questo: il caffè contiene degli antiossidanti, con effetto anche antinfiammatorio, che riducono la probabilità di contrarre l'ictus o l'infarto anche del 15%. Purché si assuma una dose di caffè tra le 3 e le 5 tazzine. Quindi, in quantità limitate, il caffè sembra ridurre il rischio cardiovascolare complessivo.
Oltre le cinque tazzine l'effetto del caffè potrebbe risultare dannoso per la salute, provocando in taluni soggetti un innalzamento significativo della pressione arteriosa. Quindi, caffè sì, ma con moderazione.

Monday, June 03, 2019

Come un'assistenza infermieristica eccellente migliora le prestazioni dei medici

Un'ampia ricerca mostra che i programmi che promuovono un'assistenza infermieristica di qualità hanno un impatto radicale in tutte le organizzazioni sanitarie. Gli ospedali che aderiscono a queste iniziative ottengono risultati eccellenti: maggiore soddisfazione e fidelizzazione degli infermieri, migliore esperienza e sicurezza dei pazienti, diminuzione della mortalità, aumento delle entrate e molti altri benefici. Inoltre è dimostrata una correlazione positiva tra l'eccellenza infermieristica e le prestazioni dei medici . Lo rivela un articolo apparso sulla Harvard Business Review a firma di Christina Dempsey e Thomas H. Lee (How Great Nursing Improves Doctors’ Performance, May 22, 2019)

Friday, May 17, 2019

Ipertensione, il killer silenzioso

L’OMS ha dichiarato la giornata di oggi “World Hypertension Day”.

Riportiamo dal sito dell’OMS:

  • L’ ipertensione - o pressione sanguigna elevata - è una condizione medica seria che aumenta significativamente i rischi per cuore, cervello, reni e altre malattie. (Possibili malattie provocate dall'ipertensione: infarto cardiaco, scompenso cardiocircolatorio, fibrillazione atriale, ictus cerebrale, insufficienza renale, sfiancamento/rottura dell'aorta, occlusione delle arterie degli arti inferiori, deficit cognitivo e demenza su base vascolare, n.d.r.)
  • Si stima che 1,13 miliardi di persone in tutto il mondo soffrano di ipertensione, la maggior parte (due terzi) vive in paesi a basso e medio reddito.
  • Nel 2015, 1 uomo su 4 e 1 donna su 5 soffrivano di ipertensione.
  • Meno di 1 persona su 5 con ipertensione ha il problema sotto controllo.
  • L'ipertensione è una delle principali cause di morte prematura in tutto il mondo.
  • Uno degli obiettivi globali per le malattie non trasmissibili è ridurre la prevalenza dell'ipertensione del 25% entro il 2025 (baseline 2010).

Prevenzione

  • Ridurre l'assunzione di sale (meno di 5 g al giorno)
  • Mangiare più frutta e verdura
  • Essere fisicamente attivi in modo regolare
  • Evitare l'uso del tabacco
  • Ridurre il consumo di alcol
  • Limitare l'assunzione di cibi ricchi di grassi saturi
  • Eliminazione / riduzione dei grassi trans nella dieta

Gestione

  • Ridurre e gestire lo stress mentale
  • Controllare regolarmente la pressione sanguigna
  • Trattare farmacologicamente la pressione alta
  • Gestire altre condizioni mediche

Thursday, May 16, 2019

Prevenire la demenza con uno stile di vita salutare

Causata da malattie come per esempio l’Alzheimer e alcune forme di ictus, la demenza è diventato un problema di salute pubblica in rapida espansione numerica. Si calcola ci siano almeno 50 milioni di persone nel mondo che soffrono di demenza, con 10 milioni di nuovi casi ogni anno. La demenza si manifesta con deficit a carico di numerose funzioni cognitive: la memoria, il pensiero, l'orientamento, la comprensione, la capacità di fare calcoli, l'apprendimento, il linguaggio e la capacità di giudizio. Essa determina problemi comportamentali e incapacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana. Costituisce una delle principali cause di disabilità e dipendenza tra le persone anziane in tutto il mondo. Ha inoltre un impatto fisico, psicologico, sociale ed economico, non solo sulle persone affette, ma anche sui loro assistenti, le famiglie e la società in generale.
Secondo l’OMS è possibile ridurre l’incidenza della demenza adottando uno stile di vita appropriato, che consiste nello svolgere regolare attività fisica, non fumare, evitare un consumo eccessivo di alcol, mantenere il peso forma, seguire una dieta salutare, mantenere livelli appropriati di pressione del sangue, di colesterolo e glicemia.

Thursday, May 09, 2019

Troppe morti nel mondo da incidenti stradali

Patrocinata dall'ONU, con il sostegno dell'OMS, si svolge dal 6 al 12 maggio 2019 la Quinta Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale. Il Global Status Report, reso noto dall'OMS nel dicembre del 2018, evidenzia come il numero di decessi annuale da traffico stradale abbia raggiunto l'impressionante cifra di 1,35 milioni. Gli incidenti stradali sono oggi il principale killer di bambini e giovani tra i 5 e i 29 anni. Ogni anno quasi 400.000 persone sotto i 25 anni muoiono sulle strade del mondo, in media più di 1000 al giorno. E nei paesi più ricchi anche gli anziani sono vittime del traffico in misura consistente. Eppure esistono misure preventive efficaci che, se adottate, contribuirebbero a salvare un numero considerevole di vite. Per esempio, l'uso corretto del casco per ciclisti e motociclisti. Uno studio sottolinea come una riduzione della velocità del 5% comporterebbe una riduzione del 30% degli incidenti stradali mortali.

Wednesday, May 08, 2019

La polmonite è la prima causa infettiva di morte nel mondo

Secondo i dati dell'OMS la polmonite è la prima causa infettiva di morte in tutto il mondo. A detta degli esperti la polmonite può essere prevenuta attraverso queste misure:
  • l'immunizzazione;
  • un'alimentazione adeguata;
  • una riduzione dell'esposizione all'inquinamento;
  • un miglioramento delle condizioni abitative;
  • evitando di fumare vicino ai bambini.
  • Saturday, May 04, 2019

    Come è cambiata la professione infermieristica negli ultimi 50 anni

    La professione infermieristica è profondamente mutata negli ultimi 50 anni. E' quanto sostiene Allana Akhtar in un articolo pubblicato su Business Insider ("THEN AND NOW: Here's how being a nurse has changed in the last 50 years"). L'istruzione formale impartita alle infermiere(i) si è fatta più articolata e prolungata ed è di frequente di livello universitario. Quella dell'infermiera(e) sta diventando una professione autonoma rispetto a quella posizione "servile" nei confronti del medico, così comune soltanto qualche decennio fa. Per molti il nursing si sta trasformando, da continuazione del lavoro di cura storicamente affidato alle donne tra le mura domestiche, in una professione rispettata, con possibilità di progressione di carriera. Le infermiere (i) rappresentano ormai la forza lavoro più consistente nel settore sanitario di tutti i Paesi del mondo sviluppato e sempre nuovi campi di specializzazione si profilano all'orizzonte, come l'assistenza infermieristica forense e l'ambito informatico. Si tratta inoltre di una professione in espansione. L'invecchiamento della popolazione nei Paesi più ricchi e al contempo la necessità di mantenere sistemi sanitari economicamente sostenibili, assegnerà alle infermiere in un futuro imminente un ruolo ancora più importante in campo sanitario. Basti soltanto pensare alle prospettive offerte dalla organizzazione e implementazione di un'assistenza territoriale di buon livello, per capire che si tratta di una professione in espansione non solo numerica, ma anche strategica. Nel mentre, negli ospedali i posti letto si sono ridotti, la durata delle degenze si è accorciata e i pazienti spesso presentano problemi sanitari complessi che richiedono giocoforza un'assistenza infermieristica più efficiente e qualitativamente sofisticata. Anche la documentazione infermieristica si sta adeguando alle esigenze della contemporaneità. Fornire cure migliori richiede annotazioni infermieristiche puntuali, accurate e strutturate. E difatti in numerose realtà, con l'avvento della cartella elettronica (negli USA il governo ha stanziato 19,2 miliardi di dollari per incrementare l'adozione delle cartelle cliniche elettroniche), le note infermieristiche digitali stanno diventando prassi corrente.

    Thursday, May 02, 2019

    L'uso inappropriato dei guanti espone a un maggior rischio di dermatite e... a costi eccessivi

    Almeno è quanto sostiene il Royal College of Nursing che ha promosso una campagna di sensibilizzazione tra gli infermieri sull'uso dei guanti. Titolo dell'evento: "Glove Awareness Week" (letteralmente: "settimana di consapevolezza del guanto"). Secondo le loro linee guida i guanti andrebbero usati soltanto quando c'è il pericolo di venire a contatto con il sangue e altri fluidi corporei e con mucose e soluzioni di continuo della cute. Oppure quando si maneggiano preparati chimici irritanti (disinfettanti, farmaci citotossici, ecc.). Inoltre i guanti andrebbero indossati soltanto quando le mani sono completamente asciutte. Secondo gli inglesi, nella pratica clinica si fa spesso un uso inappropriato dei guanti, rischiando di procurarsi lesioni cutanee e sprecando risorse economiche per definizione scarse. Oltre a causare un danno da inquinamento ambientale. Il Royal College stima che 1000 operatori sanitari del Regno Unito sviluppino ogni anno una dermatite da contatto, causata dall'uso dei guanti. In molte occasioni, al fine di proteggere maggiormente dalle infezioni sia l'operatore che il paziente, più opportuno dei guanti è il lavaggio accurato delle mani.

    Wednesday, May 01, 2019

    Bioritmi scombussolati dal lavoro a turni

    Sulle ripercussioni negative del lavoro a turni torna Psicologia contemporanea in un articolo di Massimo Montebove (Quei maledetti stressanti turni di lavoro). Il lavoro a turni, che coinvolge, tra le altre, le cosiddette "professioni di aiuto" come forze dell'ordine e operatori sanitari, ha ripercussioni negative sull'equilibrio psicofisico e sulla salute delle persone. Che vanno dai disturbi del sonno alla stanchezza, dalla riduzione delle abilità cognitive al burnout. Con un rischio aumentato di errori e incidenti sul lavoro. E, secondo molte ricerche, con un incremento della possibilità di sviluppare negli anni malattie organiche anche gravi. Compito delle organizzazioni è pertanto quello di prestare maggiore attenzione all'integrità psicofisica dei lavoratori e all'allestimento di orari e condizioni di servizio più in linea con la salute delle persone. Ciò comporterebbe una ricaduta positiva sull'efficienza stessa del sistema.

    Tuesday, April 30, 2019

    Aumentano in Gran Bretagna i suicidi tra gli infermieri

    Sono in aumento i suicidi tra gli infermieri. A dare l'allarme è la rivista inglese Nursing Times (Gemma Mitchell, Figures spark call for inquiry into 'alarming' levels of nurse suicide, 29 aprile 2019) che invoca una maggiore attenzione nei confronti dello stress e delle pressioni cui viene sottoposto il personale del Servizio Sanitario Nazionale. Il Governo britannico è stato sollecitato a svolgere un'indagine urgente. In questi anni di taglio dei costi, di ottimizzazione delle risorse e di razionalizzazione economica si è forse perso di vista il "fattore umano", lo sviluppo di organizzazioni più attente alle esigenze degli operatori, in linea con le acquisizioni della psicologia e della sociologia del lavoro.

    Monday, March 11, 2019

    I medici in futuro si potranno sostituire, gli infermieri no

    L'avvento dell'IA (Intelligenza Artificiale) renderà obsoleti molti lavori che verranno sostituiti da software e da computer collegati in Rete. E' quanto ipotizza il professore israeliano Yuval Noah Harari nel suo (ultimo) libro Lezioni per il XXI secolo. Egli scrive:
    Molti medici si concentrano in modo quasi esclusivo sull'attività di elaborare informazioni: acquisiscono dati medici, li analizzano e forniscono una diagnosi. Al contrario, gli infermieri devono possedere una certa forza fisica e intuizione psicologica per eseguire un'iniezione dolorosa, sostituire una medicazione o contenere un paziente violento. Pertanto, con ogni probabilità, avremo un dottore dell'IA sul nostro smartphone decenni prima di avere un robot infermiere affidabile. E' plausibile che l'industria della cura alla persona - che si occupa dei malati, sia giovani sia anziani - rimanga un bastione umano per lungo tempo.
    Parola di futurologo.

    Sunday, October 25, 2015

    Cervelli in fuga: gli infermieri italiani scappano a Londra.

    E', in sostanza, quanto pubblica Il Fatto Quotidiano, il 25 ottobre 2015, in un articolo a firma di Ludovica Liuni (Regno Unito, la "fuga" degli infermieri italiani: "Qui possiamo fare carriera ed essere considerati persone e non numeri"). Stando a quanto riportato dall'articolo, sono già 2500 gli infermieri italiani che hanno attraversato la Manica e trovato lavoro in Gran Bretagna. Spinti da una maggiore possibilità occupazionale, dalla prospettiva di progressioni di carriera e da salari più alti. La situazione appare paradossale. Secondo una statistica OCSE del 2014, in Italia mancano 60mila infermieri, mentre 25mila laureati continuano a rimanere disoccupati. La recessione economica, iniziata nel 2008, sembra avere pesantemente inciso sul sistema sanitario italiano, con chiusura di posti letto e blocco del turnover.

    Saturday, February 28, 2015

    Gli infermieri del futuro saranno prodotti da stampanti 3D?

    E' la scioccante tesi che avanza Jaron Lanier nel suo ultimo libro, La dignità ai tempi di internet. Per un'economia digitale equa, edito in Italia da il Saggiatore nel 2014. Pioniere dell'informatica, esperto di Realtà virtuale, collaboratore di giganti digitali come Google, Adobe, Oracle e Microsoft, considerato da Time uno dei cento pensatori più influenti del nostro tempo, Lanier vede il futuro socio-assistenziale dominato dai robot. Gli anziani, sostiene Lanier, sono in costante aumento e sta diventando pressoché insostenibile rispondere ai loro bisogni sanitari con efficienza ed efficacia. Inoltre gli infermieri in carne ed ossa sono soggetti a comprensibili errori umani, che potrebbero costare sempre di più in termini di risarcimenti e polizze assicurative. Ecco che diventa allettante l'idea di produrre, magari ricorrendo alle famose stampanti 3D, assistenti e infermieri meno fallibili e più economici. Già ora, scrive Lanier, "i robot possono eseguire compiti piuttosto delicati, come alcune fasi di operazioni chirurgiche, e si stanno rivelando molto più affidabili degli esseri umani in contesti come la guida dei veicoli". Lanier definisce "plausibile" questo, anche per lui inquietante, scenario fantascientifico. Spesso i futurologi sbagliano le previsioni. Vedremo.

    Monday, October 21, 2013

    Suicidi e disturbi mentali in aumento tra gli infermieri

    Due suicidi ed incremento dei disturbi mentali tra gli infermieri padovani. E' questo il bollettino di guerra diffuso dal Corriere del Veneto del 18 ottobre 2013, nell'articolo "Superlavoro e stress emotivo, gli infermieri dallo psichiatra", a firma di Michela Nicolussi Moro. Le cause: carichi di lavoro eccessivi, ferie e riposi che saltano, doppi turni, una pressione lavorativa crescente. L'impossibilità, aggiungo io, di avere una vita privata autonoma dal lavoro, di coltivare i propri hobby e la propria personalità, di studiare o semplicemente di distrarsi. Di godersi la famiglia e i figli, di avere una qualità di vita accettabile. Insomma, in poche parole, di fare una vita normale e umana. Una situazione non limitata a Padova o al solo Veneto, ma a leggere gli articoli sempre più numerosi della stampa locale italiana, una emergenza, vera, che riguarda l'intero territorio nazionale. Eppure, mi risulta esista una normativa europea che impone a qualsiasi azienda, comprese le aziende sanitarie, di garantire un clima lavorativo ottimale. Per fare in modo che il lavoro non diventi una pena e una maledizione biblica, ma una fonte possibile di autorealizzazione e di gratificazione. L'allarme sulla carenza ormai insostenibile delle risorse infermieristice suona già da diverso tempo, ma nessuno in Parlamento sembra raccoglierlo. L'infermiere è un invisibile e in Italia soltanto le categorie che acquisiscono visibilità sui media che contano riscuotono interesse e ottengono risposta ai loro bisogni.