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Il modello Planetree: rimettere la persona al centro dell’assistenza sanitaria

Nel contesto di una sanità sempre più tecnologica e burocratizzata, il modello Planetree rappresenta una concreta alternativa: un ritorno all’essenza del prendersi cura. Non si tratta di un'utopia umanitaria, ma di un vero e proprio approccio organizzativo nato per umanizzare l’assistenza sanitaria, valorizzando la relazione tra operatori, pazienti e familiari. 🌿 Origini e significato del nome Il modello nasce negli Stati Uniti negli anni ’70, da un’esperienza personale. Angelica Thieriot , una giornalista californiana, dopo un ricovero vissuto come freddo e impersonale, si chiese: "E se si potesse curare senza disumanizzare?" Da qui l’idea di un ospedale in cui il paziente sia davvero ascoltato, rispettato e coinvolto. Il nome Planetree (platano) si ispira all’albero sotto cui, nella tradizione ippocratica, si svolgevano i primi insegnamenti medici: un simbolo di cura, ombra e protezione. 👁‍🗨 I principi fondamentali Il modello Planetree si basa su 11 compone...

Mindfulness e infermieristica: una risorsa preziosa contro stress e burnout

 Nel mondo della sanità, e in particolare nella professione infermieristica, il contatto costante con la sofferenza, l’urgenza e la responsabilità può avere effetti logoranti. Turni lunghi, carichi emotivi pesanti, burocrazia, pazienti difficili e ambienti spesso sotto organico sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono a un crescente rischio di stress cronico e burnout . In questo scenario, la mindfulness si sta rivelando uno strumento utile e concreto per migliorare il benessere psicofisico degli operatori sanitari. Ma di cosa si tratta esattamente? La mindfulness è una pratica di consapevolezza che insegna a prestare attenzione al momento presente in modo intenzionale e non giudicante. In termini semplici, significa imparare a “stare” con ciò che c’è, senza scappare né reagire automaticamente, ma osservando con apertura e curiosità ciò che accade dentro e fuori di noi. Perché è utile per gli infermieri? La mindfulness, se praticata con regolarità, aiuta a: Gestire l...

Turno di notte

  Il turno di notte ha un suo fascino particolare. Richiede una preparazione pomeridiana, fatta di riposini, obbligatori se si vuole reggere la lunga traversata notturna. Si cena, ci si mette alla guida già con un po' d'ansia, si parcheggia. Nello spogliatoio si indossa la divisa, qualche scambio di battute col collega dell' armadietto vicino, ci si assicura di avere con sé chiavi, biro e zainetto, si entra in ascensore e si raggiunge il reparto, dove colleghe e colleghi ti aspettano con trepidazione, felici di lasciarti il testimone. Le luci al neon della sala riunioni ti tengono attivato il sistema simpatico. Prendi le consegne. Puoi giurarci, c'è sempre un problema in sospeso: un paziente che non si sente bene, una trasfusione da terminare, una terapia antibiotica da iniziare, una flebo andata fuori vena. I campanelli suonano, impedendo spesso l' agevole fluire delle consegne, quella comunicazione così importante per la continuità delle cure. I malati sono sempre...

Infermieri italiani allo stremo: il 58% pensa di lasciare la professione

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  L'articolo pubblicato oggi 30 maggio 2025 su Quotidiano Sanità , intitolato "Infermieri in Italia. Il 58% valuta di lasciare la professione, il 51% ha subito almeno un'aggressione. L'indagine di Club Infermieri", presenta i risultati di un'indagine condotta da Club Infermieri, evidenziando una situazione critica per la professione infermieristica in Italia.( Quotidiano Sanità ) Principali evidenze dell'indagine: Intenzione di abbandono della professione: Il 58% degli infermieri intervistati sta considerando di lasciare la professione, segnalando un malessere diffuso. Stress e burnout: Il 51% ha manifestato sintomi di stress elevato e burnout, indicando una pressione lavorativa insostenibile.( Quotidiano Sanità ) Retribuzioni e riconoscimento: Le retribuzioni sono percepite come inadeguate rispetto alle responsabilità e all'impegno richiesto, contribuendo al senso di insoddisfazione. Equilibrio vita-lavoro: Molti infermieri lamentano ...

Infermieri in Italia: carenza cronica e fuga dalla professione

In Italia, il numero di infermieri è significativamente inferiore alla media europea: 6,5 ogni 1.000 abitanti contro gli 8,4 della media UE. Questa carenza si traduce in un sovraccarico di lavoro per il personale esistente e in una qualità dell'assistenza compromessa. Un'indagine recente rivela che oltre il 40% degli infermieri italiani sta considerando di lasciare o cambiare lavoro. Le cause principali includono stipendi inadeguati, condizioni di lavoro stressanti e mancanza di riconoscimento professionale. Il fenomeno è particolarmente preoccupante tra i giovani infermieri, molti dei quali cercano opportunità all'estero o in settori diversi. Le organizzazioni di categoria sollecitano interventi urgenti da parte delle istituzioni per migliorare le condizioni lavorative, aumentare le retribuzioni e valorizzare il ruolo degli infermieri nel sistema sanitario. Senza misure concrete, il rischio è un ulteriore deterioramento della qualità dell'assistenza sanitaria nel pae...

Ci vuole un fisico (e una testa) bestiale

Eh sì, ci vuole un fisico bestiale per svolgere certe professioni. Prendiamo l’infermiere: carenze di organico, turni incalzanti, scarse possibilità di pieno recupero fisico e mentale, organizzazioni tutt'altro che accoglienti, retribuzioni che non rendono giustizia alla responsabilità e all'impegno richiesti. E poi, un nemico da affrontare: la malattia. Subdola, insidiosa, imprevedibile come il mare nei romanzi di Conrad. Un nemico che non dà tregua, che ti costringe a un aggiornamento continuo. Leggi soltanto paper scientifici, frequenti corsi di formazione. Se provi a studiare altro, lo fai a intermittenza, di nascosto, nei pochi giorni di vacanza, con addosso il senso di colpa — perché intanto la famiglia reclama il suo spazio, e il pensiero dei malati ti insegue. Anche leggere un romanzo, che non sia semplice "trash-fiction", diventa un'impresa. Lo affronti a spizzichi e bocconi, spesso costretto a interromperlo e riprenderlo più volte, soprattutto se ...

Nursing Sensitive Outcomes (NSOs): misurare il valore dell’assistenza infermieristica

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Nel contesto sanitario contemporaneo, sempre più orientato alla qualità, alla sicurezza e alla valutazione delle performance, gli esiti sensibili all’assistenza infermieristica , noti come Nursing Sensitive Outcomes (NSOs) , rappresentano una leva fondamentale per misurare l’impatto concreto dell’agire infermieristico sulla salute dei pazienti. Questi indicatori permettono di valutare il contributo specifico dell'infermiere nel miglioramento degli esiti clinici, dell’esperienza del paziente e dell’efficienza del sistema. Cosa sono gli NSOs? Gli NSOs sono esiti clinici, funzionali o esperienziali del paziente che sono influenzati direttamente o indirettamente dall’assistenza infermieristica . In altre parole, si tratta di cambiamenti nello stato di salute del paziente che possono essere ricondotti all’intervento, alla vigilanza e al supporto continuo degli infermieri. Non tutti gli esiti clinici sono NSOs. Per essere definiti tali, devono avere tre caratteristiche principali: ...