Turno di notte
Il turno di notte ha un suo fascino particolare. Richiede una preparazione pomeridiana, fatta di riposini, obbligatori se si vuole reggere la lunga traversata notturna. Si cena, ci si mette alla guida già con un po' d'ansia, si parcheggia. Nello spogliatoio si indossa la divisa, qualche scambio di battute col collega dell' armadietto vicino, ci si assicura di avere con sé chiavi, biro e zainetto, si entra in ascensore e si raggiunge il reparto, dove colleghe e colleghi ti aspettano con trepidazione, felici di lasciarti il testimone. Le luci al neon della sala riunioni ti tengono attivato il sistema simpatico. Prendi le consegne. Puoi giurarci, c'è sempre un problema in sospeso: un paziente che non si sente bene, una trasfusione da terminare, una terapia antibiotica da iniziare, una flebo andata fuori vena. I campanelli suonano, impedendo spesso l' agevole fluire delle consegne, quella comunicazione così importante per la continuità delle cure. I malati sono sempre...