Medici e infermieri in crisi: allarme OMS sulla salute mentale

Secondo il rapporto “Healing Hands – Hurting Minds” pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (regione Europa), uno su tre tra medici e infermieri europei soffre di depressione o ansia, e uno su dieci ha avuto pensieri suicidari.

L’indagine, condotta su 90.000 operatori di 29 Paesi, evidenzia una realtà allarmante: carichi di lavoro eccessivi, turni massacranti, contratti precari, violenza fisica o psicologica e scarsa tutela istituzionale stanno logorando chi si prende cura degli altri.

Il direttore OMS Hans Kluge parla di una “minaccia sistemica”: la crisi di salute mentale nel personale sanitario mette a rischio la sicurezza stessa dei sistemi di cura.
Tra le misure urgenti indicate: tolleranza zero per la violenza, revisione dei turni, riduzione dei carichi di lavoro, accesso a supporti psicologici riservati e formazione dei dirigenti per creare ambienti realmente protettivi.

Nonostante tutto, molti operatori dichiarano di amare ancora il proprio lavoro, ma la dedizione non basta più a compensare l’esaurimento fisico e mentale.
Un dato particolarmente preoccupante: fino al 40% del personale con sintomi depressivi si è assentato per malattia nell’ultimo anno, e fino al 34% pensa di lasciare il lavoro.
L’OMS stima che l’Europa rischi di perdere quasi un milione di operatori sanitari entro il 2030.

Come ha sottolineato Kluge, «il benessere di chi cura è la base della sicurezza dei pazienti».
È tempo che la salute mentale diventi un indicatore di qualità e sicurezza sanitaria al pari della capacità ospedaliera o dei tassi di sopravvivenza.

📎 Fonte:
Ruggiero Corcella, Medici e infermieri in crisi: “Uno su tre è depresso, uno su dieci pensa al suicidio”. Allarme dell’Oms sulla salute mentale, Corriere della Sera, 10 ottobre 2025.
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