... ma il barone-Dio rovina l'Italia

Qualche giorno fa è apparso su La Stampa un articolo dal titolo emblematico: Il barone-Dio rovina l'Italia. Scrive l'estensore dell'articolo: "L'Health Consumer Powerhouse, istituto indipendente di analisi e informazione di Bruxelles, dice che la Sanità italiana è rovinata dai baroni. Molti, troppi nostri medici si credono Dio. [...] Per fortuna qualcuno ci dà una speranza: 'Le giovani generazioni sono meglio, hanno capito che l''aria" è cambiata, che non si può portare avanti gente che non lo merita solo perché ha appoggi o è amico dell'amico"'.
Ritengo che anche il ritardo dello sviluppo della professione infermieristica sia imputabile, nel nostro Paese, in gran parte ad un sistema organizzativo obsoleto, feudale e demotivante, dove il merito è quotidianamente negletto e dove gli interessi e i privilegi particolari prevalgono spesso sull'interesse generale. Un sistema, inoltre, assai poco trasparente.
E' di questi giorni la notizia che il premio Nobel per la Medicina è stato assegnato a un ricercatore nato in Italia, ma emigrato bambino negli Stati Uniti, Mario Capecchi, noto per i suoi studi sull'ingegneria genetica e le cellule staminali. Commenta sarcasticamente Il Sole Sanità: "Ora in tanti si spellano le mani per applaudirlo, celebrando i suoi natali italiani. Ma solo pochi si sono chiesti: ma se fosse rimasto in Italia l'avrebbe mai vinto quel Nobel?".
Riflettiamo dunque e soprattutto speriamo che anche chi ci governa ci rifletta su seriamente.

Comments

Picchio said…
Appartengo alle nuove generazioni...e nemmeno di infermieri, ma ancora di studente...
Che dire?
Il sistema non va, è chiaro a tutti...ma vi assiscuro che la grinta non ci manca per cambiare le cose...vedo sempre più ragazzi intorno a me con la voglia di combattere, di prendersi le proprie responsabilità e di metter finalmente al centro della sanità l'uomo e non il primario.
Vedo finalmente gli infermieri decisi a diventare fulcri di questo nuovo sistema e orgogliosi dei propri mezzi...quest'orgoglio farà la differenza!
Anonymous said…
Speriamo...
Perchè io vedo un gran disastro per ora, ma spero che riuscirete davvero a cambiare le cose!