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Infermieri, lavoratori qualificati introvabili e sottopagati

Secondo i dati del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere (fonte Il Sole 24 Ore ), è difficile per le imprese italiane trovare lavoratori tra alcune professioni ad elevata specializzazione. Fra le dieci figure professionali qualificate più difficili da reperire per le aziende, al primo posto figurano gli infermieri . Le vecchie leggi del mercato suggeriscono che per riequilibrare domanda e offerta bisogna agire sul prezzo. Retribuzioni più elevate per gli infermieri, in linea con le retribuzioni europee (e migliori condizioni di lavoro), renderebbero sicuramente questa professione maggiormente appetibile per i giovani. Purtroppo molti governanti e amministratori sono per il mercato soltanto a parole.

L'effetto nocebo

Bello il servizio del Corriere della Sera di domenica 21.06.2009, che tratta dell'"effetto nocebo"(" Le parole sbagliate che fanno ammalare ", di Daniela Natali, pagina 52). In pratica, come esiste l'effetto placebo, cioè l'effetto benefico prodotto sulla salute da una sostanza inerte, così esiste l'effetto nocebo, spesso indotto nei malati da un modo disastroso di condurre la relazione medico-paziente da parte del medico stesso. Scarsa umanità, mancanza di tatto e sensibilità, terrorismo psicologico, pratiche di medicina difensiva, diagnosi sbagliate possono provocare danni alla psiche del paziente, che, tramite i noti meccanismi neuro-ormonali, possono ripercuotersi sul suo benessere e sulla sua salute fisica. Secondo il servizio giornalistico la suggestione psicologica negativa può portare, in taluni rari casi, persino alla morte. Questo ci induce ad inferire che le persone non sono semplici macchine su cui intervenire per tenere sotto controllo o...

Né cameriere, né suore, né imbecilli!

E' il significativo slogan con cui le infermiere e gli infermieri francesi sono scesi in piazza negli ultimi anni, a fronte di una situazione professionale e organizzativa che ricorda molto quella italiana.

La Simulazione

Chiunque eserciti una professione sanitaria conosce l'imbarazzo di dover praticare per la prima volta una procedura invasiva su un paziente. Ricordo che la mia prima iniezione intramuscolare me la fecero praticare su una vecchietta semicomatosa così che, anche se avessi avuto la "mano pesante", non si sarebbe lamentata. Più traumatica fu la mia prima flebo, praticata a un eroinomane che, in quanto alla capacità di reperire un accesso venoso, era molto più esperto e abile di me. Certo, si arrivava a intervenire sul paziente teoricamente preparati e dopo aver osservato gli infermieri più esperti dei reparti di tirocinio decine di volte (apprendimento per imitazione). Ma un margine di rischio, nel passaggio dalla teoria alla pratica esiste sempre, talvolta anche consistente, e l'esperienza vissuta da operatore e malato può essere, in talune occasioni, anche molto sgradevole. Ben venga allora la metodologia della simulazione, usando istruttori, manichini, computer e set d...

Infermiere professione qualificata

Sul sito di Repubblica è uscito un articolo a firma di Federico Pace che individua le 30 professioni "senza crisi", quelli che le aziende assumono . E accanto a controller e contabili, programmatori e progettisti, ci sono gli infermieri , insieme a fisioterapisti e assistenti sociali. In un periodo in cui sta aumentando la disoccupazione, anche intellettuale, in tutto il Paese, alcuni "profili qualificati" come quello di infermiere sono richiestissimi dal mercato del lavoro. Con buona pace delle fiction italiane sugli ospedali, dove l'infermiere è quasi sempre un poveraccio analfabeta e però dal cuore buono o della sgangherata e maleducata infermiera Gemma del programma "Quelli che il calcio", a riprova della stupidità della televisione, almeno di certa televisione, incapace di cogliere i mutamenti sociali.

Professori e fannulloni

Stamattina al lavoro è andata abbastanza bene. Nessuna emergenza vera. Qualcuno con la febbre, un altro con il vomito, il paziente della prima stanza che desaturava, quello accanto agitato, il signore del letto 25 che non riusciva ad urinare. Problemi cui si può ovviare: un po' di tachipirina, un plasil intramuscolo, un po' di ossigeno, una sorveglianza assidua, un cateterismo estemporaneo e si ottiene una risoluzione dei sintomi almeno temporanea. Certo, tutti i degenti hanno il loro problema personale, tutti abbisognano di aiuto personalizzato e poi c'è il telefono che squilla in continuazione, spesso con le richieste più strane e ci sono le incombenze amministrative. Si arriva allo scambio di consegne col turno successivo con l'unico desiderio di buttarsi su un letto e dormire un paio d'ore, per smaltire la fatica. Eppure da un po' di tempo in qua è diventata moneta corrente l'equazione dipendente pubblico = fannullone. Già, nessuno può sfuggire alle ing...

Quando il sogno è cambiare lavoro

Secondo lo studio europeo Next un infermiere su due desidererebbe cambiare lavoro. Ebbene, quell'infermiere stanco e demotivato gode di tutta la mia solidarietà e comprensione. I motivi della disaffezione alla propria altrimenti nobile e umanitaria professione vengono individuati dalla ricerca nello stress, nei turni massacranti e nell'organizzazione del lavoro, caratterizzata da scarso coinvolgimento e partecipazione. Si propongono nuovi sistemi organizzativi. Negli anni ho avuto modo di sperimentare molte di queste nuove soluzioni manageriali, che purtroppo, malgrado le migliori intenzioni, finiscono in breve tempo per essere distorte e, in accordo con la secolare tradizione italiana, per cambiare tutto affinché niente realmente cambi. Le rivoluzioni manageriali in ambito sanitario (ma non solo) hanno fallito, per la semplice ragione che molti continuano a coltivare una concezione del potere maligna e distruttiva, di fronte alla quale nessuna nuova tecnica organizzativa può o...